Sulla panca di un cafè in Rue Pigalle
C'è un uomo vecchio di millenni
In realtà ha solo cinquantun’anni
Cinquantuno
Come il numero di elettroshock
A cui è stato sottoposto
Laggiù poco fuori Rodez
Su una panca del Deux Margots
Siede silente Antonin Artaud
O quel che ne resta
Lo sguardo immobile
Le ciglia aggrottate
Una sigaretta spenta
Pende da una piaga sul viso
La carcassa dell'uomo che definì
Gesù Cristo un Peto d'Asino
La carcassa dell'uomo che scrisse
Lettere ai (pre) potenti della terra
La carcassa dell'uomo i cui simili
Non riuscendo a sentirne la melodia
Lo internarono in un manicomio
Rien de Rien
Continua a borbottare
Pas d'ideès
Pas de concepts
Rien de Rien
E sorride sdentato
Sulla panca di un cafè nella periferia
Di Parigi Città Cosmopolita
Siede un vecchio pazzo
Che pazzo non era
E a cui nessuno ha ancora chiesto scusa