Il vecchio
Fissa l’epigrafe
Fuori dal bar
Tiene il cappello
Poggiato sul petto
In atavico rispetto
E sa che la vita
Sta sotto l’azzurro
Ma è anche tenebra
Nell’alba bagnata
Restano appese ai fili
Le sue gesta notturne
Una mano perfetta
Ripara gli occhi
Dal sole mattutino
I suoi fasci dorati
Perforano i vetri opachi
Della chiesa vecchia
Le insegne si spengono
Le serrande scorrono
I piccioni si scrollano
E poi macchine fumanti
Cani infreddoliti
Sbadigli senz’audio
E la strana sicurezza
Che mentre attraverso il paese
Anche il paese attraversa me